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Il MUSE – Museo delle Scienze spegne le sue prime 10 candeline, da quando, il 27 luglio 2013, ha inaugurato la nuova sede di Renzo Piano presso il Quartiere delle Albere di Trento.

10 anni di evoluzione, innovazione e sostenibilità
10 anni di ricerca scientifica, di cittadinanza attiva, di partecipazione.
10 anni di mostre, progetti e incontri con i protagonisti della scienza

I principali numeri di questi dieci anni:

  • 4 milioni di visitatori e visitatrici
  • 44.500 classi e gruppi scolastici
  • oltre 130 esposizioni temporanee
  • oltre 2.000 eventi per il pubblico
  • 840 pubblicazioni scientifiche
  • 200 enti ed imprese ingaggiate in collaborazioni e partnership

Qui un video che ripercorre i primi dieci anni:

Un ricco programma di iniziative, attività, esposizioni continuerà ad animare tutto l’anno 2023, con l’appuntamento principale del 22 luglio: 10 ore non stop di talk, laboratori, concerti e spettacoli che intrecciano i linguaggi della scienza a quelli dell’arte.

Qui un dettaglio della grande festa del 22 luglio: https://www.muse.it/events/dieci-anni-di-muse/

In occasione del Decennale, è stata lanciata una nuova e speciale Corporate Membership, con una propria brand identity e con una comunicazione integrata su tutti i materiali e le iniziative dell’anno 2023. La Membership, 10YearSupporters, ha visto l’adesione di oltre 40 aziende, che si sono volute stringere attorno al MUSE, ai suoi valori e alla sua programmazione scientifica e culturale.

Qui un dettaglio: https://www.muse.it/10-anni-muse/10th-year-supporters/

“Il programma Più fundraising Più cultura ha prodotto – anche nella III edizione 2022 appena conclusa – indicazioni chiare e concrete su cosa occorre fare a tutti i livelli per favorire la crescita del fundraising e quindi la sostenibilità del nostro sistema culturale, indicazioni sulle quali oltre al consenso di fondazioni, aziende, organizzazioni e istituzioni culturali, professionisti del settore, si registra un’apertura “non retorica” da parte dei rappresentanti politici di governo e dell’opposizione che sono intervenuti all’evento”. Lo ha dichiarato Massimo Coen Cagli, direttore scientifico della Scuola di Fundraising di Roma al termine della sessione conclusiva.

Occorre adesso “passare dal dire al fare” seguendo tre direttrici:

  • quella culturale, creando una visione comune tra tutti gli attori che permetta di avere una unità di intenti per rispondere al grande bisogno di fundraising espresso dal mondo culturale, soprattutto investendo sulla formazione del personale delle istituzioni pubbliche e aprendo ai prossimi bandi del Ministero alla figura di fundraiser, manager, esperti di marketing e comunicazione
  • quella amministrativa, con l’estensione dell’art bonus alle organizzazioni private, una revisione del 5 e del 2 per mille, l’istituzione di un “Dono Pa” che affianchi il Pago Pa, un’autonomia gestionale e contabile delle istituzioni culturali sempre più diffusa
  • quella politica, dando vita ad un Osservatorio sul fundraising culturale, un organismo operativo che sotto l’egida del Ministero (o di ALES), sia in grado di coinvolgere in un programma comune tutti gli stakeholder garantendo ricerca, sperimentazione, progettazione di norme e provvedimenti, monitoraggio

“Concretezza e visione: sono le due parole chiave che emergono da questa edizione. Siamo felici che, a un anno di distanza, si stia fattivamente ragionando su alcune proposte emerse da questo programma. Anche alla luce delle dichiarazioni del Ministro, siamo fiduciosi che a breve si potranno concretizzare misure centrali per il fundraising nel nostro Paese a cui anche il mondo delle imprese, delle fondazioni e delle associazioni sapranno certamente dare il loro contributo” sottolinea Riccardo Tovaglieri di Patrimonio Cultura.

Aggiunge Niccolò Contrino, sempre di Patrimonio Cultura: “Alcune misure ulteriori a quelle menzionate oggi dai rappresentanti politici e a quelle presentate dal Ministro sarebbero particolarmente utili (e relativamente di semplice attuazione) per promuovere la cultura del fundraising. Un esempio è l’abbinamento alle Giornate gratuite di apertura dei Musei e dei luoghi d’arte di proprietà statale, allo scopo di sensibilizzare il largo pubblico al dono per la cultura, come già avviene in altri Paesi europei, con donation box fisiche e virtuali e con una campagna di comunicazione dedicata”

“Prendo atto che la nostra proposta di istituire l’Osservatorio per il fundraising culturale che monitori i provvedimenti più urgenti abbia registrato l’attenzione dei rappresentanti delle forze politiche di governo e di opposizione intervenuti all’evento – conclude Massimo Coen Cagli – Come professionisti del fundraising, siamo pronti ad attivarci in tal senso chiedendo al Ministero e alle Commissioni parlamentari competenti di renderle operative, anche attraverso una specifica Audizione tecnica”.

La nuova rubrica di video social realizzati da ALES S.p.A. in collaborazione con Patrimonio Cultura e Scuola di Fundraising di Roma , lanciata in occasione dell’evento “Più Fundraising Più Cultura. La rinascita, nonostante tutto” del 1 dicembre 2022.

I tre sketch video sono sono pubblicati in contemporanea sui canali social YouTubeFacebookInstagramTwitter e Linkedin.

La produzione di questi brevi video è incentrata su alcuni tra i più diffusi luoghi comuni che possono ostacolare il ricorso all’Art Bonus da parte della pubblica amministrazione oppure la decisione di donare da parte di individui o imprese.

Protagonisti della campagna sono un Ente beneficiario, un potenziale Donatore e un Fundraiser per la cultura.

Questi sketch video rappresentano non solo un modo smart per trasmettere contenuti sulla corretta applicazione dell’Art Bonus, ma mostrano anche l’importanza di figure con competenze specifiche, in questo caso i professionisti del fundraising culturale, a supporto degli enti beneficiari per impostare una buona strategia di raccolta fondi oppure per la formazione del personale interno, al fine di ampliarne le competenze in questa funzione.

Siamo appassionati ed entusiasti difensori del nostro patrimonio culturale, convinti che sia un volano per la crescita del nostro Paese. Siamo circondati dalla bellezza: vogliamo promuoverne la conoscenza e lo sviluppo a tutti i livelli, sia come partecipazione che come risorsa.

Siamo convinti che la cultura non sia un ornamento o un intrattenimento, ma costituisca un bene comune e collettivo, un’attività economica essenziale e un fattore di impatto sulla società e di indotto sul territorio.

Siamo promotori di un fundraising contemporaneo e attuale, che non significhi la mera transazione finanziaria tra uno Sponsor e un’Istituzione, tra un Mecenate e un Beneficiario, ma che sia la piena condivisione di intenti, valori ed obiettivi, un reciproco ascolto ed una virtuosa contaminazione.

Questo approccio ci ha portato ad aderire convintamente ad Assif – Associazione Italiana Fundraiser, ad abbracciarne consapevolmente le linee guida e a portare avanti il nostro lavoro con responsabilità, etica, trasparenza e rigore.

Oggi, sempre di più, intendiamo contribuire al benessere delle persone, a partire dai nostri dipendenti, collaboratori e clienti, e alla salvaguardia del pianeta, nel segno dunque di una piena sostenibilità (economica, ambientale, civile), mettendo al centro della nostra azione il bene comune, quello stesso che professiamo essere centrale per lo sviluppo e la crescita della società tramite le espressioni artistiche e culturali.

Abbiamo deciso di mettere nero su bianco queste convinzioni, impegnandoci affinché il nostro lavoro e il modo in cui lo facciamo abbiano un effetto tangibile sulla collettività.

Per questo motivo, dopo 5 anni dalla nostra costituzione, abbiamo scelto di diventare una Società Benefit, ossia un soggetto imprenditoriale che consegua un impatto sociale sulla comunità.

Il nostro impegno è dare concretezza a questo obiettivo con lo sviluppo responsabile della nostra attività e con molte nuove iniziative.

Questo il nostro modo di impegnarci a favore del beneficio comune:

1. Crediamo in uno sviluppo quali-quantitativo del fundraising, specialmente nel settore artistico, culturale e creativo. Ci adoperiamo per la promozione della cultura del dono, del mecenatismo e della filantropia, specialmente nei settori artistici e culturali, favorendo una partecipazione ampia nella vita delle istituzioni e delle organizzazioni, possibilmente coinvolgendo anche i più giovani e le fasce più deboli della popolazione in un’ottica di piena e sostanziale inclusività.

2. Crediamo nello sviluppo da parte del tessuto imprenditoriale e produttivo di uno spirito di vera responsabilità, declinando l’investimento di CSR non solo in ambito sociale, ma pure culturale, favorendo la generazione di indotto e la valutazione di impatto della collaborazione tra pubblico e privato, per la restituzione consapevole di quanto ricevuto dal territorio e dalla comunità, in un circolo virtuoso.

3. Crediamo altresì in un sostegno ampio e trasversale da parte degli individui e dei cittadini, con un meccanismo pienamente partecipativo, dal basso, che consenta a ciascuno secondo le proprie disponibilità e i propri interessi, di sostenere le buone cause culturali.

4. Ci facciamo promotori della valorizzazione del patrimonio storico-artistico materiale e immateriale, tangibile ed intangibile. Per rendere attuale e sostenibile questo immensa ricchezza generata dalla “bellezza”, ci impegniamo a divulgare e strutturare buone pratiche di partenariato, di riqualificazione urbana, di collaborazione pubblico-privata, di contaminazione e sperimentazione.

5. Offriamo occasioni – anche in forma gratuita – di formazione e sensibilizzazione di istituzioni ed organizzazioni pubbliche e private, allo scopo di diffondere la piena consapevolezza dei meccanismi, dei metodi e delle modalità di gestione, valorizzazione, marketing, comunicazione e fundraising.

Si è alzato il sipario su TONES TEATRO NATURA Con la serata inaugurale al via la stagione 2022 nella maestosa cava della Val d’Ossola

Un grande show ha inaugurato la stagione 2022 di Tones Teatro Natura, un taglio del nastro speciale per questo spazio culturale unico al mondo, ricavato da una ex cava d’estrazione, nel cuore delle montagne ossolane.

Durante la serata dello scorso 15 luglio, accompagnata dallo spettacolo interattivo Legend della CM Orchestra Rhythms & Drums diretta da Andrea Pollione, con la direzione creativa di Federico Cautero (4DODO) e la direzione artistica e tecnica affidata a Claudio Mazzucchelli, la Fondazione Tones on the Stones ha aperto per la prima volta le porte del suggestivo Tones Teatro Natura, dopo gli importanti lavori di infrastrutturazione di questo inverno e primavera, alla presenza del pubblico, delle istituzioni e dei partner che generosamente hanno contribuito alla sua realizzazione, presentando i primi frutti di un percorso di riqualifica ambientale ambizioso e di grande valore, che proseguirà nei prossimi mesi.

Il progetto di trasformazione dell’ex Cava Roncino in un Teatro permanente a cielo aperto è stato infatti realizzato grazie alla sinergia di numerose istituzioni e partner, privati e pubblici, locali e nazionali, che hanno sfilato sul palco durante questo evento condividendo con il pubblico il risultato di questi ultimi mesi di lavoro.

Veder realizzato un avanzamento così rilevante in pochi mesi – sottolineano Fabrizio Bressani e Maddalena Calderoni, rispettivamente Presidente e Direttore Artistico della Fondazione Tones on the Stones – è la testimonianza più viva di come Tones Teatro Natura sia da subito riuscito a costruire un ponte e un dialogo sinergico tra il mondo della cultura, quello delle imprese e delle istituzioni. La sensibilità per i temi ambientali, al centro dell’agenda 2030, il connubio tra cultura e natura, insieme alla bellezza della Val D’Ossola e alla proposta artistica hanno richiamato tanti compagni di viaggio a cui oggi non può che andare il nostro più profondo ringraziamento per la fiducia e il supporto. Il percorso è ancora lungo e gli interventi per completare Tones Teatro Natura sono tanti e sfidanti, così come le opportunità di fare parte di questa avventura.”

Festival come Tones sono una bella occasione per scoprire non solo la bellezza delle nostre vallate, ma anche luoghi che ne hanno disegnato la morfologia e la storia – sottolinea il Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, insieme all’Assessore al Turismo e alla Cultura Vittoria Poggio e al Vicepresidente e Sssessore alla Montagna Fabio Carosso -. Un modo innovativo e originale per vivere luoghi legati all’economia e al lavoro, trasformando in questo caso una cava in un palcoscenico d’eccezione circondato da una natura suggestiva e spettacolare. Una opportunità per vivere una esperienza unica, perché eventi come questo sono anche il modo migliore per fare rete e promuovere il nostro territorio a livello nazionale e internazionale”.

La partecipazione e il sostegno delle istituzioni locali sono stati elementi imprescindibili per la Fondazione Tones on the Stones, pensiero condiviso anche da Giorgio Ferroni, Sindaco del Comune di Crevoladossola, che ha sostenuto questa importante iniziativa fin dal principio. “Abbiamo fin da subito capito il potenziale innovativo di questa iniziativa e la riteniamo strategica in termini di promozione territoriale – afferma il primo cittadino di Crevoladossola – Che si faccia cultura con proposte di livello internazionale a partire da un centro minore come Crevoladossola è un grande onore ed un’occasione che tutto il territorio deve essere in grado di saper cogliere senza indugi. Noi ci siamo messi ovviamente a disposizione e auspichiamo che il progetto coinvolga altri enti ed istituzioni”.

Fondamentale il supporto della Camera di Commercio Monte Rosa Laghi Alto Piemonte, che nell’ambito del posizionamento della destinazione “Lago Maggiore e le sue valli” ha sostenuto la Fondazione nell’importante percorso di certificazione ISO 20121 “eventi sostenibili”, di Fondazione Cariplo, Fondazione Comunitaria del VCO, Fondazione Compagnia di San Paolo e Fondazione CRT che da anni affiancano la Fondazione Tones on the Stones in tutte le sue attività artistiche e che, in un momento delicato e particolare per il mondo culturale dopo la pandemia da Covid-19, hanno deciso di prendere parte attiva anche nella realizzazione di Tones Teatro Natura. In particolare, “Tones Teatro Natura è un‘importantissima infrastruttura del nostro territorio, la più felice sintesi fra un luogo di cultura e un’operazione intelligente di recupero ambientale. Il genius loci di questa cava racconta ancora oggi la fatica e l’operosità delle maestranze e porta con sé la memoria di una tradizione estrattiva davvero significativa per le nostre montagne che viene onorata e sublima con quest’opera. Sento di esprimere gratitudine immensa per la tenacia di Maddalena Calderoni: solo il talento di un’artista così profonda poteva intravedere prima di tutti e condurci verso un teatro straordinario.” – il commento di Francesca Zanetta, Membro della Commissione Centrale di Beneficenza di Fondazione Cariplo che con due contributi importanti ha consentito il notevole passo in avanti negli ultimi mesi.

Il progetto di riqualificazione dell’ex cava di Oira di Crevoladossola è firmato dal collettivo di architetti di Fuzz Atelier, con la direzione lavori curata dallo studio MPS+S di Domodossola, fondamentale per le scelte legate a tutti i materiali lapidei locali, e presenta un’infrastruttura tecnologica all’avanguardia firmata da CM Multimedia Entertainment Engineering Design che consentirà di ampliare la vocazione di Tones on the Stones di realizzare eventi spettacolari e immersivi, anche grazie alla partnership tecnica con Epson, che ha messo a disposizione della creatività di artisti e light designer le proprie soluzioni tecnologiche.

Anello fondamentale del progetto sono anche i numerosi partner locali e nazionali che hanno partecipato alla realizzazione di Tones Teatro Natura. In particolare: Unione Industriale del VCO, AssogranitiVCO e i suoi associati, che insieme al Gruppo Tosco Marmi, che ha fornito i blocchi del pregiato Palissandro Marble per la creazione delle quinte teatrali, condividono con Tones Teatro Natura il profondo legame con la pietra naturale.

AssogranitiVCO è stata con il Centro Servizi Lapideo il primo sostenitore di questo progetto visionario e culturale che ha trovato nella Cava di Oira la sua sede stabile, dove svolge le sue attività culturali e ricreative, un importante valore simbolico e di immagine – conferma Mariateresa Moro, Presidente di AssogranitiVCO. Dalle pietre del nostro territorio è nata economia, sviluppo ed anche cultura. Siamo qui per testimoniare questo importante aspetto del nostro settore”.

Aedes, Cave Spadea e Holcim hanno invece contribuito grazie al proprio know-how e al cemento sostenibile messo a disposizione da Holcim alla realizzazione dei due palcoscenici del teatro.

La trasformazione di una cava in un vero teatro non ha potuto prescindere da una infrastrutturazione tecnica che ha coinvolto una cordata di imprese d’eccellenza tra cui Amigliarini, Comoli Ferrari, Gewiss, IMEB, MAEG, Manzi e Prysmian Group, che hanno partecipato non solo con i propri prodotti ma anche prestando con generosità i propri tecnici e le proprie competenze, permettendo alla Fondazione Tones on the Stones di portare a termine la prima fase dei lavori di movimentazione terra e di allestimenti tecnici nei tempi previsti dal progetto.

Un ringraziamento speciale durante la serata è stato rivolto anche a tutti gli sponsor della Fondazione, tra cui Acqua Novara VCO, società di servizio idrico integrato del VCO, Altea Federation e DotForce, le cui partnership storiche con la Fondazione Tones on the Stones prendono vita proprio dalla contaminazione tra arte e digitale, oltre che dal comune impegno verso la sostenibilità. Valori condivisi e promossi anche dai fondi sostenibili di Etica SGR e da Plastipak, leader globale da oltre 50 anni nel settore del riciclo della plastica, che hanno aderito con entusiasmo al progetto di Tones Teatro Natura. Tra i partner anche Allianz – Agenzia Alto Piemonte e gli sponsor tecnici: Borgo Agnello, Eolo, Manifattura Domodossola, Mastertent, Ossola Outdoor Center e Possetti Edilizia.

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Tones Teatro Naura, Oira di Crevoladossola
Tones Teatro Naura, Oira di Crevoladossola
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L’Italia è la più grande potenza culturale ma ha un fundraising ancora non all’altezza delle sfide necessarie a sostenere il proprio sistema culturale. Ancora troppi ostacoli frenano individui, aziende e fondazioni nel sostenere il patrimonio culturale materiale e immateriale e ancora troppe condizioni creano resistenza nell’adozione del fundraising da parte delle organizzazioni culturali.

Su questo tema, dal 13 al 16 dicembre 2021, si è tenuto in presenza e online il più importante evento dedicato al tema del fundraising culturale che ha visto il coinvolgimento attivo di più di 70 interlocutori pubblici e privati del sistema culturale impegnati in un percorso di co-progettazione di politiche per favorire il fundraising culturale.

Il confronto svolto all’interno di sei Tavoli tematici di confronto (su Istituzioni cultura, Terzo Settore, Enti Pubblici, Aziende, Fondazioni e Formazione) ha prodotto 44 raccomandazioni da rivolgere ai principali attori e stakeholder del sistema culturale – ognuno secondo le proprie competenze e responsabilità – con l’auspicio che possano essere messe in pratica affinché il fundraising culturale cresca in qualità e quantità.

Questo importante lavoro di sintesi viene raccolto nel libro “Più Fundraising, Più Cultura. Affrontare le nuove sfide del settore culturale. Il fundraising come risposta immunitaria”, curato da Massimo Coen Cagli e Niccolò Contrino. Nella pubblicazione vengono ospitati gli autorevoli interventi di molti rappresentanti del mondo della cultura che concorrono a definire una visione comune non solo del ruolo del fundraising culturale, ma anche dello sviluppo e della sostenibilità del nostro sistema culturale.

Più che essere gli atti di un convegno, questo volume rappresenta un vademecum di linee guida e raccomandazioni, per permettere di passare “dal dire al fare” e per liberare finalmente il potenziale del fundraising culturale nel nostro Paese.

È possibile scaricare il volume in formato digitale su www.fundraisingperlacultura.it e acquistarlo in versione cartacea presso l’editore (www.edizioniallaround.it) e i principali canali di distribuzione libraria.

Massimo Coen Cagli, direttore della Scuola di Fundraising di Roma – ideatore dell’evento – ha dichiarato che il testo raccoglie il lavoro appassionato di esponenti di istituzioni culturali pubbliche e non profit, amministrazioni, fondazioni, aziende, studiosi e professionisti, che hanno definito finalmente le linee di una politica sociale per far crescere il nostro sistema culturale rendendolo più sostenibile e partecipato. Il libro contiene più di 40 raccomandazioni circa provvedimenti, iniziative e azioni che ognuno secondo le proprie responsabilità può attuare, molti dei quali a costo zero e senza bisogno di promulgare nuove leggi e che possono concretamente far crescere il fundraising culturale a partire da domani anche eliminando quei tanti ostacoli di natura burocratica, organizzativa e culturale che oggi rendono difficile chiedere e donare risorse per la cultura.

Il fundraising è un fenomeno anticiclico, ossia la raccolta fondi sale quando l’andamento economico è più fragile. O quanto scende meno che proporzionalmente ad altri settori o all’andamento dei consumi. Abbiamo verificato questa considerazione nella pratica operativa di raccolta fondi nelle organizzazioni e nelle istituzioni culturali che seguiamo e nei dati contenuti all’interno dei bilanci sociali. Ma ad una condizione: che questi soggetti abbiano reso strategica e pervasiva la funzione di fundraising nella loro mission, nel loro organigramma e nella loro programmazione. Questo evento, che ha visto una partecipazione così ampia e trasversale, ha esattamente l’obiettivo di rendere ancor più centrale la pratica di raccolta fondi, rivolgendosi a tutti gli interlocutori – interni ed esterni – del sistema culturale italiano, di dar loro strumenti pragmatici e di condividere riflessioni e raccomandazioni utili per i decisori e gli stakeholder, a tutti i livelli“. Così Niccolò Contrino, socio fondatore di Patrimonio Cultura

Il testo può essere scaricato in formato epub o pdf collegandosi al sito www.fundraisingperlacultura.it o acquistato in formato cartaceo presso il sito dell’editore http://edizioniallaround.it/ e i principali canali di distribuzione libraria.

“+fundraising + cultura” è ideato da Scuola di Fundraising di Roma, co-prodotto con Patrimonio Cultura e AIES, patrocinato dal Ministero per la Cultura e sostenuto e promosso grazie alla collaborazione di Compagnia di San Paolo, Rete del Dono, Metadonors, Istituto per il Credito Sportivo, King Baudouin Foundation US, Gruppo Iren, Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali, I Raiser, Dunp, Assifero, Anima per il Sociale, ALES, Assif, Coopculture, Fondazione Fitzcarraldo, Federculture, FIdam, Alleanza Cooperative, Centro Universitario europeo per i beni culturali,  Mecenate ’90, CNT App’s Project, Eu Consult Italia, Comitato cultura+impresa, ANCI, Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, Fondazione Marco Besso

 

Dal 13 al 16 dicembre 2021 si è tenuta la seconda edizione di Più Fundraising Più Cultura, il più grande evento dedicato al fundraising culturale. Questi sono solo alcuni numeri dell’evento:

  • 30 partner, sponsor e patrocini;
  • 6 tavoli di lavoro con 70 esperti coinvolti che hanno elaborato circa 50 indicazioni per far crescere il fundraising culturale;
  • 30 relatori nelle sessioni plenarie, in rappresentanza dei principali stakeholder pubblici privati della cultura;
  • più di 350 persone che hanno seguito i diversi momenti dell’evento.

Attraverso i seguenti link potete assistere alla registrazione delle sessioni plenarie (in collaborazione con la Fondazione Scuola dei Beni e delle Attività Culturali).

 

Questa, invece, è l’infografica relativa alle indicazioni emerse dai tavoli di lavoro.

Far crescere l’impegno dei grandi donatori non è solo una questione tecnica che riguarda i fundraiser e la comunicazione promozionale.

In realtà i programmi di maggior successo sono quelli che sono costruiti sulla collaborazione e sul gioco di squadra tra tutte le componenti di un’istituzione culturale. Infatti la definizione delle strategie, il monitoraggio, la reportistica ed una chiara suddivisione dei compiti giocano un ruolo essenziale per l’efficacia del fundraising.

Il 12 ottobre alle ore 15:30 si terrà un importante webinar proprio su questi temi.

Strategie condivise per incrementare le grandi donazioni

Relatore: Cory Toevs (Assistant general manager of development presso la Metropolitan Opera di New York)

Cory Toevs è una delle più affermate ed esperte fundraiser culturali statunitensi e ci spiegherà come un’organizzazione, in tutte le sue componenti tecniche e dirigenziali, debba lavorare per attrarre, mantenere e sviluppare grandi donatori. Il tutto guardando anche ad un panorama internazionale. Che per noi vorrebbe dire: imparare a contattare mecenati internazionali.

Introduce e coordina: Andrea Caracciolo di Feroleto, esperto di fundraising della Scuola di Fundraising di Roma;
Conclude: Massimo Coen Cagli, direttore Scientifico della Scuola di Fundraising di Roma;
Con un intervento di Ellena Fotinatos, King Baudouin Foundation USA.

La partecipazione è gratuita previa iscrizione qui

Realizzato in collaborazione e con il sostegno di:

Il Webinar è parte di:

Più Fundraising Più Cultura - 2° edizione

L’evento italiano dedicato al fundraising culturale – Dicembre 2021

A breve il programma.

ideato dalla Scuola di Fundraising di Roma e co-prodotto con Patrimonio Cultura

Nel corso della recente pandemia abbiamo preso coscienza della vulnerabilità del nostro modello di sviluppo, abbiamo “scoperto” il legame tra le condizioni di salute dell’ambiente e quelle della nostra società, il collegamento diretto tra salvaguardia delle condizioni di benessere del pianeta e sopravvivenza della specie umana. Oggi – più che mai – siamo quindi consapevoli dell’influenza delle nostre scelte quotidiane sul futuro delle nuove generazioni e sentiamo davvero che “siamo tutti sullo stesso pianeta”.

A livello mondiale, grazie agli obiettivi di sviluppo fissati dall’Agenda 2030, la via da percorrere sembra tracciata, ma la strada è ancora lunga. Il MUSE di Trento, fedele alla sua missione di interpretare la realtà e le sfide della contemporaneità attraverso gli strumenti e le domande della ricerca scientifica, si inserisce nel dibattito contemporaneo sul tema della sostenibilità rinnovando e ampliando le esposizioni di una parte importante del museo.

Il 4 ottobre 2021 inaugura la nuova Galleria della Sostenibilità, uno spazio espositivo di 400 metri quadri completamente riallestito su sei nuovi Tavoli di approfondimento e l’inedita Goal Zero Area.

L’esposizione affronta i principali motori del cambiamento globale in atto, dalla questione climatica alla perdita di biodiversità, dall’aumento della popolazione alla lotta alle disuguaglianze sociali, esplorando i molteplici futuri – possibili, probabili e desiderabili – con la consapevolezza che la cultura può aiutarci a capire che le nostre s de – come cittadini di una comunità globale – sono profondamente interconnesse.

A completare gli exhibit, alcune interviste inter-generazionali e una selezione di casi concreti di ricerca e sviluppo, esperienze produttive e imprenditoriali che raccontano come anche il settore privato si stia muovendo verso modelli più sostenibili.

La Nuova Galleria della Sostenibilità è realizzata in collaborazione con ASviS – Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile, Salone della CSR e dell’innovazione sociale e il Gruppo Lavazza, Title Sponsor della Galleria.

Le aziende che hanno affiancato il MUSE nell’ideazione della Goal Zero Area sono:

Main Sponsor: Brembo, Esselunga, ITAS Mutua, Levico Acque

Special Sponsor: Fastweb, Terna, Zordan

Si ringraziano: Italscania, Hörmann Italia, Birra Forst

Media Partner: IGPDecaux

Mecenati, comunità, aziende, filantropia internazionale
in collaborazione con Scuola di Fundraising di Roma e Rete del Dono

 

Il corso “Fare fundraising per la cultura” rappresenta un solido punto di partenza per avere una chiara e completa visione di cosa sia il fundraising per la cultura e che cosa comporta una sua adozione professionale all’interno di un’organizzazione.

Verranno trattati sia gli aspetti strategici (come si concepisce e si pianifica una strategia di fundraising culturale) sia gli aspetti pratici legati alle tante modalità di raccolta fondi verso le aziende, gli individui e le fondazioni; da rivolgere alla comunità locale, a livello nazionale e internazionale, anche sfruttando i canali digitali.

Il tutto passando in rassegna casi pratici dai quali trarre spunti per metterli in pratica nella propria organizzazione: programmi di membership, sponsorizzazioni, campagne “art bonus”, donazioni internazionali, crowdfunding e molto altro ancora.

Altra particolarità del corso è lo spazio significativo dedicato alla condivisione di dati frutto di ricerche sul fenomeno delle donazioni per la cultura, funzionale a comprendere come sollecitare al meglio i potenziali sostenitori.

Infine, verrà fornito un quadro chiaro dei profili fiscali, contributivi e giuridici delle diverse forme di sostegno alla cultura nel nostro paese per le istituzioni pubbliche e per le organizzazioni non profit.

Il corso è in modalità on line in diretta o in differita accedendo alla registrazione delle lezioni, compatibile con altri impegni di lavoro e con le limitazioni poste dall’emergenza covid 19 e ad un costo estremamente vantaggioso.

INFORMAZIONI PRATICHE

 

DOVE: On line in diretta su piattaforma Zoom (nel caso in cui non si potesse essere presenti, le registrazioni saranno rese disponibili agli iscritti)
QUANDO: 22, 23, 24 marzo 2021 e 29, 30, 31 marzo 2021
DURATA: 6 mattine (24 ore)
ORARI: 9:00 – 13:00
INVESTIMENTO: €350 €300+ IVA

PROGRAMMA DEL CORSO

MODULO 1: Introduzione al fundraising
DATA: 22 e 23 marzo 2021, ore 9:00 – 13:00
DOCENTI: Massimo Coen Cagli e Sergio Conte

22/03 – 9:00 – 13:00

Massimo Coen Cagli | Cosa è il fundraising?

  • A quali condizioni le organizzazioni culturali possono fare bene fundraising: identità sociale, valore aggiunto, community e network, governance allargata;
  • Il ciclo del fundraising;
  • Uno sguardo di insieme al mercato del fundraising culturale: chi dona quanto per cosa.


23/03 – 9:00 – 13:00

Massimo Coen Cagli | La progettazione strategica del fundraising culturale

  • L’importanza di definire la “buona causa”;
  • L’analisi valoriale dell’offerta;
  • L’analisi strategica per il fundraising: missione, capitale relazionale, competenze, comunicazione, risorse

 

Sergio Conte | Profili fiscali, contributi e normativi del fundraising per la cultura

  • Art bonus, membership, partenariati speciali, attività commerciali, organizzazioni culturali e riforma del terzo settore.

MODULO 2: La raccolta fondi da individui (persone fisiche)
DATA: 24 e 29 marzo 2021, ore 9:00 – 13:00
DOCENTI: Massimo Coen Cagli, Riccardo Tovaglieri, Valeria Vitali e Giampiero Giacomel

24/03 – 9:00 – 13:00

Massimo Coen Cagli | Come si imposta un programma di fundraising da individui

  • Ad ogni bisogno corrisponde una strategia: acquisire, fidelizzare, valorizzare, espandere;
  • Come si progetta una azione di raccolta fondi da individui;
  • Rassegna di tecniche e casi di raccolta donatori per la cultura con presentazione di casi.

 

29/03 – 9:00 – 13:00

Riccardo Tovaglieri | Le membership e le associazioni “amici di”

  • Membership formali e membership sostanziali;
  • I benefit materiali e immateriali per i member;
  • Convertire il pubblico in member;
  • Benefici materiali e immateriali;
  • Presentazione di casi.

 

Valeria Vitali | Crowdfunding per la cultura: Raccogliere donatori e attivare supporter sul web sfruttando il potere del digitale

  • Crowdfunding e personal fudnraising;
  • Le condizioni per condurre una campagna di successo;
  • Ideare una campagna di crowdfunding;
  • Rassegna di casi di crowdfunding per la cultura;
  • E dopo la campagna? Fidelizzare.

 

Massimo Coen Cagli e Giampiero Giacomel | Perché le persone donano per la cultura?

  • Cosa ci dicono le ricerche in merito alle motivazioni che spingono le persone a donare per la cultura?

In collaborazione con:

Per info

 

info@patrimoniocultura.it
+39 340 47 80 628